sabato 10 ottobre 2015

La parola a Capitan Bellato in attesa della terza di Campionato. Domani, ore 18:00 - Garcia Moreno Vs Falconstar (Monfalcone) - Palatezze, Tezze di Arzignano. #playBasket!

 Francesco Bellato (num. #11), classe '78, milita nel Garcia Moreno dall'età di 7 anni. 
Ora a 37, dopo stagioni in promozione (prima nel campionato provinciale, poi Nazionale) a cui è seguita la serie D, la C, la B e ora la C-Gold, ecco descriversi con il "suo bilancio". Un "A tu per tu" con l'istituzione del basket Arzignanese che, a cuore aperto, descrive la sua esperienza...

D:"Capitano, un ruolo che esorta ad una responsabilità verso la squadra e un titolo che ti porti da anni. Come hai vissuto l'annata in B e successiva retrocessione?"
R: "La retrocessione lascia l'amaro in bocca e una sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto. Soprattutto perchè, analizzando l'annata a mente fredda, la salvezza era a portata di mano e raggiungibile. Purtroppo non sono funzionati alcuni meccanismi e abbiamo capito troppo tardi cosa si doveva fare per arrivare al risultato. Resta però il fatto che è stata una esperienza unica: la possibilità di vivere il basket professionistico così da vicino, forse non rientra negli obbiettivi o nelle speranze di un giocatore over 35. Ma ce la siamo guadagnata la B... e ce la siamo goduta!"

D: "E come vedi quest'anno il campionato?"
R: "Quest'anno il livello delle squadre è omogeneo, e si contano su una mano le società che hanno impostato il campionato per fare il salto di categoria. Ci sono squadre ben attrezzate, squadre giovani, squadre con esperienza e fisicità, ma non ci sono squadre materasso. Voglia di vincere e agonismo colmeranno i limiti tecnici, e porteranno al risultato anche di team che sulla carta partono svantaggiati."

D:"Quali sono le tue aspettative?"
R: "Più che aspettative direi obbiettivi: uno su tutti la salvezza. E' l'obbiettivo principale, perchè è facile dopo una retrocessione incappare in una annata storta, che spesso porta ad una seconda retrocessione. Per raggiungerla devono crescere i giovani inseriti nel rooster. La squadra, per come è stata costruita, può funzionare solo se anche i giovani trovano gli equilibri e il ritmo della categoria; durante gli allenamenti della settimana e in campo, con i minuti che già nelle prime due partite il Coach sta dimostrando di concedere."

D:"Come metterai in pratica il tuo ruolo di capitano in campo?"
R: "Gli accordi con Coach Venezia sono stati chiari in fase di costruzione della squadra. La partita rispecchia gli allenamenti della settimana. E' necessario, soprattutto nel mio caso che ho vissuto tutto il percorso della Società dai campionati provinciali a quelli nazionali, dare costantemente i segnali per tenere alto l'agonismo e il ritmo, durante gli allenamenti e durante la partita. Non possiamo permetterci cali di ritmo o distrazioni, ed è responsabilità dei veterani indicare a tutti la strada giusta per l'obbiettivo finale."
A cura di Chiara Agnoletto, alias Pimpi's World 



Capitan Bellato (detto "K") in alcuni suoi momenti di vita cestistica e, in ultima, con il grande Magic Johnson!!!

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