Chiariamolo subito:
lo avete voluto alto – “così che wow posso mettermi tacchi a
dismisura”-, “dalle spalle larghe”
quindi protettivo (questa cosa deve
finire!), dal fisico atletico e asciutto, bello in modo assurdo e GIOCATORE
DI BASKET?
Bene.
Tutte qualità ottime, indubbiamente, ma si sa, essere fidanzate
con uno che gioca e, quindi ha come fede il basket – che diciamocelo, non è come il calcio, o qualsiasi altro sport -
non è poi così semplice.
Lui, che scambia
i quadri per poster di grandezza “a tutto-muro” di LeBron, Durant, Briant, e “come-cavolo-si-chiama-quell’altro-aspettate-che-vado-in-camera-a-vedere”,
ah si Wade;
Lui, che scoprirete
avere una passione sfrenata per le scarpe, possibilmente Jordan, delle quali
conosce modelli, colori, forme, anno di produzione;
Lui che, dopo averle usate una stagione, le inchioda e le appende
orgoglioso come un cimelio di guerra perché “ognuna gli ricorda un momento, un canestro, una stagione e”… No.
Non vuol dire che ha ottima
memoria. Non fate i soliti collegamenti e/o voli pindalici; non significa,
infatti, che debba per forza ricordarsi la data del vostro anniversario!
Che poi, Lui può
rivelarsi pure romantico come quella
volta che ti chiede di andare a teatro e temi per la nevicata del giorno dopo
in pieno Luglio… Poi vabbè tutto torna: ti porta a vedere Buffa che certo non
sarà un musical di Brodway ma donne, può essere interessante!
Mi raccomando: ascoltate bene quando, di fronte alla TV o
camminando per strada, o nel mentre tenta di fare canestro con la pagnotta di
pane nel paniere (chiariamolo: il
canestrino appeso alla porta con cui gioca nei momenti di noia, non va tolto! È
come un crocifisso capite?),
vi descrive i “pick and roll” (no,
non sono pezzi di delizioso sushi giapponese); memorizzate.
Il “fedele”
ha in mente innumerevoli immagini che hanno fatto la storia del basket quindi
quando ve le narrerà, anche se per voi non significano molto e vi interessano
come a lui interessa quando gli chiedete un’opinione sul vestito da mettere al matrimonio, ascoltateLo.
Mi raccomando: ascoltateLo.
Poi può essere che poi vi interroghi.
Anche a salti.
Che neanche alla maturità.
Ovviamente il basket è uno sport annuale: il campionato va
da Ottobre ad Aprile/Maggio. Se si salvano subito vi va bene e finirà presto;
oppure se devono continuare con i play out o i play off… Ciccia!
Tutte le attività importanti o meno, quindi, spostatele,
traslatele: inutile lamentarvi del fatto che nel week end è occupato. Lo sarà
comunque, anche se è in panchina, infortunato, con 40 di febbre e con il
cagotto.
Poi, non fatene un dramma se lo vedrete triste o perso nei suoi
pensieri: non ce l’ha con voi, nè ha un’altra, nè vorrà lasciarvi…
Semplicemente è finito il campionato.
E sfatiamo il mito che per un uomo non esistano i colori
oltre i tre primari. Imparate bene le divise delle squadre vedrete che alla
fine saprà indicarvi il vestito dal colore che meglio vi dona e meno “vi
sbatte” per paragone.
E se proprio per conquistarlo vorrete vincere a mani basse, e avete appena imparato
cosa significa MVP potreste esordire con “Sweetie,
you are my real MVP” oppure se ve la cavate male con l’inglese potete
sempre lanciarvi con un “Amore, sei come Durant, Garnett, Nash e Kobe, messi
assieme”.
P.S.: Fatti e/o riferimenti a persone è puramente casuale... Ma si sa, l'escursus autobiografio aiuta sempre! ;)
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