mercoledì 30 novembre 2016

#ABEO: "Un sogno che salvò i bambini"

Luca è un bambino molto coraggioso. Già perché lui, a differenza degli altri, deve combattere contro un “animaletto” chiamato “Leucite”: un esserino antipatico e cattivo che s’insinua pian piano nel corpicino di molti bambini (accipicchia in quanti sono!) e si diffonde come una “malattia”. Si espande funesto distruggendo tutti i “cavalieri buoni” a difesa del bambino e crea danni anzi spesso convince questi cavalieri ad allearsi! E’ proprio furbo!
Luca entra in ospedale in una giornata grigia e uggiosa - “Fa paura questo posto!” -  Il suo reparto di destinazione è quello di oncoematologia: “Non è poi così male! Qui è tutto colorato e i medici sono simpatici e gentili, sorridono tantissimo e si mettono quei nasi rossi “buffi buffi” che tutti noi bambini sappiamo essere finti!”. Anche il suo compagno di stanza, Nicolò sta combattendo contro lo stesso animaletto: è molto simpatico, spesso però è nervoso e stanco e quasi mai ha voglia di giocare. Luca spesso cerca di coinvolgerlo  ma ha sempre le braccia occupate da canule e strane “cose con i bottoni” e sembra non avere proprio voglia di giocare! Perfino il medico ci rinuncia a fargli il prelievo del sangue: alla sola visione di quell'ago Nicolò urla fino a quasi spaccare i timpani – “E’ un piagnucolone perenne!” -  Poi c’è quel mistero… Si quel mistero di cui tutti i bambini di nascosto parlano: pare che, giorno dopo giorno, i letti si svuotino e i bambini scompaiono! Attanagliato da questo desiderio di capire dove finiscano, Luca comincia a sognare.

E’ così che comincia “Un sogno che salvò i bambini”. E’ una storia di coraggio, d’amicizia, di volontà, di caparbietà e di fiducia; è una storia di buoni sentimenti scritta a quattro mani da due bambini che conoscono bene la realtà ABEO (Associazione Bambino Empatico Oncologico) - l’associazione promotrice di questo progetto editoriale, nata nel 1993 e operante all’interno del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Verona, che fornisce supporto emotivo e psicologico a questi bambini affetti da tumori solidi e leucemie. Li aiuta assieme alle loro famiglie in tutte le fasi della malattia: dall’inserimento in reparto sino al supporto dopo le cure. Molti bambini, infatti, quando guariscono sentono ancora l’esigenza di rivolgersi agli psicologi per una sorta di elaborazione della malattia e di quello che hanno passato. Ed è proprio che questa storia vuole essere: un’elaborazione fantastica delle loro esperienze.
Inoltre, dato che questi piccoli pazienti sono sottoposti a lunghi periodi di ospedalizzazione ed essendo immunodepressi, viene loro negata la frequentazione di luoghi chiusi o molto visitati come la scuola o i parchi giochi, pertanto ABEO ha creato il progetto “ABEO SCUOLA A DOMICILIO” le cui finalità sono quelle di restituire una vita normale al bambino in cura, mantenendo alta la sua motivazione attraverso due tipologie di intervento educativo: uno rivolto ai bambini che non possono partecipare alla vita scolastica ai quali, quindi, si propone un collegamento internet con la classe attraverso una web-cam, in modo che possano seguire quotidianamente le lezioni; l’altro, invece, è rivolto ai bambini in post terapia che stanno vivendo il reinserimento scolastico e che quindi necessitano di un supporto didattico, emotivo e sociale nella ripresa dei “ritmi scolastici” e delle relazioni con i coetanei.
Una realtà tutta da scoprire e da sostenere, quindi! La presentazione ufficiale del libro sarà il 12 Dicembre in occasione della Cena di Natale ABEO con tutti i bambini presso la Fiera di Verona e, vista la partecipazione di Tele Arena, sarà poi trasmessa nei programmi dedicati dall’emittente televisiva nei giorni successivi.
Un progetto a cui ho personalmente lavorato come illustratrice e che ho il piacere di condividere con voi al fine di far conoscere questa importante realtà ospedaliera.


Per chi volesse sostenere o conoscere meglio l’Associazione eccovi il link: http://www.abeo-vr.it/.


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