Il Primo Novembre al Palatezze si è
svolto il “Primo Memorial Barbara Basket” in ricordo di una
nostra grande, appassionata, accorata e forte tifosa: Barbara.
La numero Uno: colei
che sentivi incitare come nessun'altra i nostri Griffons; colei che
del Basket aveva fatto la sua passione più forte, fedele, e
accorata... Quasi un modus vivendi.
Di lei rimane tutto ed è, per noi
tutti, un esempio di forza e coraggio, lealtà e fedeltà: si è
pensato di ricordarla, quindi, nella condivisione della sua passione
più grande: il Basket.
Ecco che schiere di bambini si sono
avvicendate in un torneo divertente, senza vincitori ne vinti ma
uniti dalla passione comune per lo sport.
Barbara oggi non è più qui con noi
a causa si una lunga e stenuante malattia che per molti anni ha
cercato di combattere assieme all'amore della sua famiglia.
Parallelamente, quindi, si è
affrontata quella che è una tematica molto importante e che il
Garcia come società supporta: con ADMO, Associazione Donatori di
Midollo Osseo, si è cercato di sensibilizzare, informare sulla
donazione di Midollo Osseo, troppo poco praticata e conosciuta.
“Come si fa a diventare
Donatore di Midollo Osseo?”- Per diventare donatori di
midollo osseo è necessario presentarsi, senza impegnativa medica,
presso un Centro Donatori che aderisce al progetto, per sottoporsi al
prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il
Centro Donatori farà firmare l’adesione al Registro Italiano
Donatori Midollo Osseo. I risultati delle analisi verranno poi
inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a
livello nazionale. In seguito, al riscontro di una prima
compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a
ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il
livello di compatibilità. A questo punto entra anche in gioco la
“serietà” del donatore: l’adesione iniziale firmata in
corrispondenza del primo prelievo ha solo valore morale e fino
all’ultimo il potenziale donatore può ritirarsi (con quali
conseguenze per tutti coloro che si sono impegnati sul programma e
per le speranze del paziente e dei suoi familiari è facile
immaginare). Tutto ciò rende chiaro che il donatore di midollo osseo
è un donatore atipico, che offre la propria disponibilità, nel caso
raro di compatibilità con un paziente, a sottoporsi, nel più vicino
centro autorizzato, al prelievo, che seppur fastidioso non comporta
alcuna conseguenza per la salute. La sua disponibilità, gratuita e
anonima, non ha limiti geografici; viene, infatti, a far parte
dell’insieme dei donatori di tutto il mondo. Si deve anche
sottolineare che, il più delle volte, il donatore selezionato è
l’unico al mondo a essere compatibile con quel malato.
“Qualora sia validato essere compatibile, a cosa è sottoposto il donatore?” - Al prelievo delle delle cellule staminali emopoietiche che può avvenire secondo due diverse modalità. La prima modalità di donazione è quella più “antica”, consistente cioè nel prelievo di midollo osseo dalle creste iliache posteriori e richiede la spedalizzazione del volontario. Il prelievo avviene nel più vicino centro autorizzato, in anestesia generale o epidurale, con un intervento della durata media di circa 45 minuti. La quantità di sangue midollare che viene prelevata mediante punture alle ossa del bacino (0,7-1 litro) varia in funzione del peso del donatore e della quota ideale richiesta per il ricevente. Dopo il prelievo il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni. La seconda modalità è la donazione di CSE con prelievo da sangue periferico dopo stimolazione con fattori di crescita ematopoietici. La donazione in questo caso prevede la somministrazione di un farmaco nei 3-4 giorni precedenti il prelievo. Il farmaco è un “fattore di crescita” che ha la proprietà di rendere più rapida la crescita delle cellule staminali e di facilitarne il passaggio dalle ossa al sangue periferico; esso viene somministrato mediante iniezioni sottocutanee.
“Quali sono i disturbi che si possono avvertire in seguito alla donazione?”- I disturbi che più comunemente si possono avvertire sono: febbricola, cefalea, dolori ossei causati dalla stimolazione dell’attività del midollo osseo, senso di affaticamento. Il donatore sottoposto a tale donazione viene seguito e sottoposto a esami di controllo nei 30 giorni successivi alla donazione stessa, per evitare qualunque possibile, e al momento ignota, conseguenza.
“E' possibile candidarsi anche per una seconda donazione?”- Il nostro organismo è in grado di sopportare più di una donazione di midollo osseo ma il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), in collaborazione con il Gruppo Italiano Trapianti Midollo Osseo (GITMO), ha stabilito che i donatori volontari non verranno più inseriti nel Registro dopo aver effettuato una donazione, a tutela dei donatori stessi. Unica possibile eccezione, in caso di fallimento del primo trapianto, un’ulteriore donazione a favore dello stesso paziente.
“Ma che cos'è il midollo osseo e cosa sono le cellule emopoietiche? E perchè sono importanti”- Il midollo osseo non è il midollo spinale. Il midollo osseo utilizzato per il trapianto si presenta alla vista come sangue e viene prelevato solitamente dalle ossa del bacino. Il midollo osseo ha il compito di formare nuove cellule sanguigne (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) in sostituzione di quelle che muoiono naturalmente e terminano la loro funzione (emopoiesi). L’emopoiesi si realizza a partire da un unico tipo di cellula (cellula staminale emopoietica, CSE) all’interno del midollo osseo, che è presente in vari segmenti scheletrici: coste, sterno, ossa del bacino, scapole, cranio ed estremità prossimali dell’omero e del femore. Nelle malattie del sangue, come in alcune forme di leucemia, il midollo osseo perde questa funzione emopoietica. La cellula staminale emopoietica, invece, è una cellula non ancora differenziata, pluripotente, una sorta di capostipite di tutti gli elementi fondamentali del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Si tratta di un tipo di cellula in grado di proliferare mantenendo intatta la potenzialità di replicarsi. In altri termini è capace di riprodurre se stessa e, contemporaneamente, produrre cellule figlie che, attraverso successivi processi di differenziazione e maturazione, daranno origine agli elementi maturi.
da fonte ADMO
a cura di Chiara Agnoletto, alias Pimpi's World
E quindi ti ricordo, nei nostri messaggi, nelle
nostre chiacchere,
ma in particolare quando con me viaggiavi per
Londra,
io fisicamente Li e tu con me attraverso le foto
che con te condividevo.
E il nostro ricordo di un Hide Park fiorito, una
Londra soffusa, una città che ti piaceva:
lo stupore meravigliato di entrambe, la
condivisione della visione di tanta bellezza…
e la lettura di tuo “Grazie” sentito.
Attimi di nostra complicità.
A te.
“Chi dona subito, raddoppia il dono”(Proverbio)
questa si che è informazione
RispondiEliminaSilvano